Dopo l’accordo tra aziende e sindacati siglato al ministero del Lavoro sono in vigore le regole per l’uso della mascherina in tutti i luoghi. Ecco dove bisogna indossarle e quali sono obbligatorie.
Negozi, supermercati, aziende private
Secondo il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro” è previsto «l’uso obbligatorio delle mascherine in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto» (non necessario nel caso di attività svolte da soli). Queste regole valgono per i lavoratori.
Per i clienti la mascherina è invece soltanto «raccomandata» ma non c’è più obbligo.
Trasporti con FFP2
Secondo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza in vigore fino al 15 giugno è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2:
– aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone
– navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale
– treni Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità
– autobus che collegano più di due regioni
– autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente
– mezzi del trasporto pubblico locale o regionale: autobus, tram e metropolitane
– scuolabus
Cinema, teatri, sale da concerto con Ffp2
Secondo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza in vigore fino al 15 giugno è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2:
– per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati
Stadi liberi, palazzetti con Ffp2
Negli stadi non c’è alcun obbligo mentre va indossata la Ffp2 «per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso» fino al 15 giugno.
Ospedali, Rsa, strutture sanitarie
È obbligatorio indossare la mascherina chirurgica per utenti e ai visitatori di:
– strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali
– strutture di ospitalità e lungodegenza
– residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.